martedì 19 novembre 2013

il cielo provvisorio - 2007

Iacopo Castellani e Andrea Paoletti, già da tempo, hanno stretto un sodalizio artistico molto singolare che vede accomunate le reciproche specificità e gli individuali talenti. Nella mostra il cielo provvisorio, infatti, i due artisti espongono opere realizzate a quattro mani. Sulle fotografie, sugli squarci di cielo di Paoletti, talvolta forti, densi, cupi oppure vivaci, soavi, intensi, ma comunque sempre mutevoli, Castellani si inserisce con interventi materici, dati da resine di vario tipo, e “sconvolge” l’assetto primario dell’immagine, lo muta...
Il cielo sopra di noi è un cielo mai uguale, in continuo divenire, è un cielo sempre provvisorio che cambia in continuazione e che Paoletti con la fotografia – mezzo espressivo per eccellenza nel cogliere l’attimo – fissa in un’immagine. Gli interventi di Castellani trasformano nuovamente quest’immagine, la mutano quasi a voler sottolineare l’inafferrabilità e l’ineffabilità del cielo in sé; un cielo sempre diverso che ci sovrasta e sotto il quale tutto accade, quel cielo che ci vede nascere, vivere, morire...

Il risultato del connubio artistico tra Castellani e Paoletti è dato da opere che fermano il cielo, le nuvole, la luce, l’istante; opere che a guardarle appaiono sempre “diverse”, sempre provvisorie.































Il cielo provvisorio (1-10) - cm 60 x 60, stampa a getto d'inchiostro con interventi in resina, metallo, foglia oro, pigmenti su legno - anno 2007
 

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